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VIAVAI - Il Giardino naturale -

Terra questa sconosciuta

IL GIARDINO NATURALE Coltivare la terra

Il desiderio di naturalità e di rispetto per ciò che veramente conta, nei giardini e in natura come nella vita, ci spinge oggi a porci domande ulteriori. Se abbiamo visto che il rispetto e la ricostituzione della biodiversità sono elementi fondanti nella scelta delle piante del un giardino e del frutteto di casa, è evidente che con la medesima attenzione ci dobbiamo porre anche nei confronti di chi popola il nostro giardino e che, parte essenziale della biodiversità, svolge la sua attività di impollinazione, piuttosto che di fertilizzazione. Che senso avrebbe infatti coltivare frutti antichi e nel contempo gestire le piante con gli ordinari trattamenti o fertilizzanti chimici che impoveriscono il terreno e inquinano l’ambiente? Seminare un prato fiorito e non avere attenzione per gli insetti che lo popolano? Dimenticarci a questo punto che la prima ricchezza viene dalla terra su cui coltiviamo e dall’aria che respiriamo? Iniziamo dalle cose più semplici: tra poco si aprirà la bella stagione, croce e delizia degli amanti del giardinaggio che, di norma, ad aprile iniziano ad armarsi di pompetta per sterminare afidi e con essi coccinelle e insetti utili, per allontanare oidio e ticchiolatura e di pari passo i microorganismi che rendono fertile il terreno. Perché sì, è così che accade, in un susseguirsi di interventi che diventano necessari solo per correggere squilibri da noi stessi provocati, con il risultato di crearne altri. Una catena insomma che ci fa diventare ottimi clienti dell’industria chimica e pessimi gestori della nostra terra e della nostra salute.

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